20181231

2018.12.31 4270 E sono stato felice

In solitudine sono diventato
Un albero nella neve
Anelando la tua slavina di tenerezza,
La tua valanga di mimi,
Le tue ondate di fuoco
che mi bruciassero
Fino a che rinverdiscano i miei rami
Come se fosse la verga di Aaron.
E come uno tsunami vertiginoso
La tua lingua viaggiò
tutto il lungo del mio ghiacciaio,
Spazzando tutta la scoria primitiva
Che c’era rimasta
Nei miei psiche e soma.

Lo stesso poema sensuale
Mi possedeva per dentro
Come la pazzia
Al re Nabucodonosor.

E sono stato felice.

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