20000131

2017 Aspetto la tua chiamata

Aspetto la tua chiamata,
Lo stesso come se fossi un ebreo
Prima il ritorno del Messia,
Spero che tu mi chiami
Per cavalcare per i campi floridi
Del tuo corpo
E mangiare
Dei succulenti
Baci floridi del tuo petto.
Aspetto la tua chiamata,
Lo stesso come se fossi un ebreo
D'avanti all'arrivo del Messia,
Per toccarti con brame irrefrenabili,
E soddisfare il mio istinto vano
Di abbracciarti,
E tenendo la tua figura magica
Disegnata nei miei retine.
Aspetto la tua chiamata,
Lo stesso come se fossi un ebreo
Di fronte all'arrivo del Messia,
Ed lasciare tutto
Come se fossi un pescatore
Quello che abbandonando le loro reti
Dimentica tutto quello che è accaduto.
Dimenticherò la mia felicità e i miei lamenti
Dimenticherò i miei canto funebre e mio sentimenti
Chiuderò le mie rotture
E i miei pensieri
Loro avranno come l'unico scopo
L'aspettare che tu mi chiami
Con la tua voce del passero
Posseduto di bellezza.
Aspetto la tua chiamata,
Lo stesso come un ebreo
Di fronte all'apparizione del Messia,
E arrendermi davanti le tue piante,
E moltiplicare pani e pesci...
Camminare sulle acque...
Esorcizzare dei mille demoni...
Diventare alla vita i morti...
Lacerare in due i veli del tempio...
Cambiare a volontà l'acqua nel vino...
Perché il mio amore,
Così forte è e miglior
Che le forze perentorie
Che mantiene ruotando la terra.
Aspetto che la tua chiamata,
Arrivi al mio cuore,
Lo stesso come un ebreo aspetta
Il Messia
E la loro apparizione.

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