20100131

3096 Questo treno di pazzie

Dedico questa nuvola,
Que cadde delle mie occhi
Come cotiledone caddente,
Alla terna e dolce
Apocrifa sensazione
Che mi hai fatto vivere.

E per che non reste dubbio
Di quello che sto parlando
Dico di questo treno di pazzie
Sul cui mi hai fatto andare,
Nel cui ogni vertebra
E stata una efimera stazione.

Abbiamo abordato senza passagio
E senza planeggiare,
E credimmi che i panorame
Eteree che mi hai fatto vivere
Rimassero imantate alle mie retine
Impregnati nella mielina
Dei miei nervi
Collati alle pareti
Vuote del mio interior.

Cioe,
La tua lingua e la mia lingua
Sono stati eslaboni,
Ed il mio corpo ed il tuo corpo
Sitiarono senza rancore
Alla crudele desolazione.

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