Sono un vichingo anelante
Con il desiderio di raggiungere
Il rifugio della tua baia,
Carico dei resti
Di amori lontani
E di terre rare.
È mia ambizione raggiungerti,
Offrirti
Il continente verde che fiorisce
Sulla superficie della mia ragione.
La mia memoria conosce già
La strada nascosta
Delle spezie,
Del color porpora,
Delle sete pregiate.
Regni dalle strade d'oro,
Dal mare di cristallo,
Dalle porte perlate
E dalle fondamenta inamovibili
Come il monte Sion.
Ma ancora oggi
Ignori i miei accenni,
Sfuggi al mio sguardo,
Ricambi con indifferenza
I miei sospiri di nostalgia.
Come lasciare andare questa pietra
Che ho legato al collo,
Appesa al lato sinistro
Del mio cuore,
Ogni battito è un colpo
Al cristallo assonnato
Del mio ego,
Alla sinfonia silenziosa
Che urla nella mia ragione.
Non lasciare che la disperazione
Prenda d'assalto il mio corpo
Come se fossi un pirata
Nei mari dei Caraibi.
Singhiozzo offrendomi
Per la tua corona,
Il mio regno sconosciuto,
La mia torre d'avorio,
Il mio fante di denari,
Il mio scrigno di perle.
Sono un vichingo anelante
Con il desiderio di raggiungere
Il rifugio della tua baia,
Carico dei resti
Di amori lontani
E di terre rare.
È mia ambizione raggiungerti,
Offrirti
Il continente verde che fiorisce
Sulla superficie della mia ragione.
La mia memoria conosce già
La strada nascosta
Delle spezie,
Del color porpora,
Delle sete pregiate.
Regni dalle strade d'oro,
Dal mare di cristallo,
Dalle porte perlate
E dalle fondamenta inamovibili
Come il monte Sion.
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