20240201

5411 Un grande scoppio di lamenti

Quando il pastore che risiede 
Nella capanna solitaria del mio petto 
Si addormentò, 
Nel tuo sorriso feroce si dipinse 
La malizia di divorare 
Le mie pecore.

Come se fossero prelibatezze destinate 
A soddisfare il tuo vorace appetito.

Strato dopo strato e fiocco dopo fiocco, 
Come piccole nuvole disperse 
Dal vento di tempesta, 
Hai sradicato da me 
Ogni traccia di felicità.

I tuoi desideri acuti 
Hanno pascolato senza pietà, 
Lasciando i miei greggi indifesi.

Vulnerabile ai capricci 
Del tuo desiderio, 
La mia sensibilità tenera,
Delicata,
Danzava spensierata, 
Senza prevedere la tempesta 
Che si avvicinava dal tuo sguardo.

Il grado di instabilità 
A cui hai spinto il mio cuore 
Mi ha lasciato in balia 
Del vortice che hai scatenato.

Ero un testimone impotente 
Mentre la tua bocca insaziabile 
Strappava pezzi 
Della mia speranza.

Animale selvatico senza pietà 
Che soddisfa la sua fame.

Ogni tuo boccone generava 
Un grande scoppio di lamenti.

Una genesi di urla.

Un’alba cosmica di tramonti.

I tuoi semi germinanti del dolore
Sono state sparsi.

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