Quella poltrona morbida
Su cui ami appoggiare la testa,
Il mio petto, è pronta.
È presto questo materasso ammorbidito
Al centro del mio corpo, il tuo nido.
Venite senza indugiare un altro minuto
In modo che possiate impadronirvi
Dei miei castelli e delle mie ville.
Possa tu camminare
Lungo le mie antiche strade
E bere alla sorgente
Delle mie marine acque.
Sono pronto come un fiocco di neve
Che sta per cadere,
Come una grandinata prematura,
Come una manica a vento
Che muta al tramonto,
Sono quasi un turbine devastante,
Un torrente di venti e acque
Mescolato all'ardore
Di te che mi stringi così forte
Che da dentro i desideri
Che quasi mettono
Radici nel mio cuore
Siano espulsi dal mio essere.
Quando gli orologi atomici
Del tuo corpo
Segnino il momento esatto
Voglio che infili la tua pupilla
Nella mia pupilla
E insieme abbandoniamo
Lo spazio interstellare
Di questa stanza.
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