Hai suonato più di mille trombe
Davanti le mie porte di Gerico,
E non ti vieni visto crollare
La mia decisione inflessibile.
Sarebbe come andare a girare
Sulla mia conocchia
Sul ciclo di me come una palla
Tessendo trame e catene
Che mi farebbero strangolare.
Lo stretto vicolo cieco
A cui sono arrivato per caso
Mi ha sopraffatto il corpo,
La psiche e l'essere astrale.
Hai dato più di sette giri
Alla mia cittadella di Gerico
E non è caduto una arenaria
Della mia forte volontà.
Sarebbe come andare a girare
Nel circuito di me stesso
In un ciclo di giostra
Con l'indirizzo fissato
Alla destinazione del nulla.
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