Attraverso lo stretto passaggio della mia gola
Passa l'angoscia sfrenata,
Ad una velocità bassa,
Terribilmente amara.
Le maniche a vento non si muovono,
Fanno scuotere l'epicentro
Della mia calma
Ed è dura come la selce che squarcia,
Come un bisturi che fora
Nella mia pelle di rosa pallida.
Voglio un fiore bianco
Una colomba,
Un ramoscello d'ulivo,
Voglio la calma dopo il diluvio,
Voglio la pace rivelata nella sua magia.
La calma estesa nella mia stanza
Come un tappeto persiano
Incenso, oro, mirra, ambra,
Desidero tranquillità per mia anima.
Un astrolabio che mi porta di là,
Come una barca a vela che solca il mare
Ritornare dalle profondità blu,
Dal lapislazzuli al larimar,
Un colore che si degrada in bianco
Ritornare seguendo la guida
Da una pietra solare vichinga.
La tua luce, lungi dall'essere fioca
Ravviva le mie migliaia di foglie,
Fa precipitare la mia pioggia di stelle,
Faccio spirale e arrossisce
Nelle nuvole aggrovigliate nel vento,
Mi riempio per dentro
Di un'emozione disordinata.
Voglio andare dall'inverno alla primavera
Ed è in tua compagnia
Dove misuro la mia gioia
In ciascuna delle scale.
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