Assumo con dignità
Che fa più
Di cento venti lune
Feci una sbagliata
Selezione.
Secondo le leggi di Darwin
Io sono un perditore.
Cosicché non mi parlino più
Di musica delle sfere celesti
Né di eterei pomeriggi di febbraio.
Mi parli
Dei diversi duvet
Con che si può
Coprire l'impotenza.
Delle metamorfosi
Con che di solito si nasconde
La malinconia.
I diversi travestimenti
Con che camuffa il suo aspetto
La disperazione.
Il mio amore era in quell'era
Un prato verde
Un mare azzurro
Cielo stellato
Albero pieno di frutti.
E a pesare
Che sono stato
Circondando di
Iridata madreperla,
La tristezza
Che m’inseristi
L'esatto istante
Della tua partenza,
Sono una nuvola senza acqua,
Trasportata senza rotta
Per il vento,
Un albero autunnale
Senza fiori né frutti,
Doppiamente appassito
E con una radice
Di amarezza.
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