20240417

5724 Il piacere

Quando penso nel piacere 
Come i dei, 
Ricordo che tu espandi 
Il dominio del tuo essere 
Sul mio essere 
Quando attacchi 
Con la tua tenera pelle 
La superficie usurata 
Delle mie ambre. 
Imponi sul metallo 
Dei miei sensi 
Come nella oreficeria, 
Sciogli il tuo nettare, 
Il tuo idromele, 
La tua ambrosia 
E mi forgi 
Un'armatura d'argento 
Per coprire la desolazione 
Che abita come 
Un cattivo inquilino 
Nel mio cuore.

Le fondamenta 
Della nostra connessione 
Sono come le mura 
Della Nuova Gerusalemme.

Ho visto nei tuoi occhi l'unione 
Delle nostre anime
Come l'armoniosa fusione 
Tra muschio e pietra. 
Ho inspirato la tua essenza 
Quando i nostri corpi 
Si intrecciavano 
Come nella perfetta simbiosi 
Tra il muro e l'edera. 
Ho percepito il solletico 
Al mio plesso solare 
Come una dolce danza 
Tra il vento e l'erba.

Confesso il godimento 
Di toccare il tuo abbraccio 
E guardare il gusto
Nel mio specchio e il tuo crogiolarti 
Nell'indulgenza del benessere. 
In quel momento folle 
Il mio cuore è 
Talco stellare 
Quando tu sei 
Un bisonte americano 
Che sfiora 
Dal mio corpo il piacere.

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