Come colonna sonora
Per questi
Singolari capitoli
Che si succedono
Nelle Fosse delle Marianne
Del mio spirito,
Tu decidi malinconiche
Melodie.
Triste canzone sottile
Che senza essere
Il commovente sibilo
Del vento,
Mi fa emozionare
In ogni foglia
Che occupa
Lo spazio interstellare
Delle mie cellule.
Sono un albero cosmico intenerito.
Deve essere vicino l'inverno.
E m’interrogo a me stesso
Come io farò
Che senza proporrmelo
Mi sento essere
Un'aquila stanca
Con le sue ali ammaccate
Per sorvolare
Questa gigantesca,
Portentosa,
Enorme
Zona di esclusione amorosa.
Senza sentire il vuoto nel petto
Senza vibrare al ritmo di questa
Sensazione di abbandono.
Fino a che soli devo palparmi
Questa ferita aperta
Come un fiordo
Che mi ha lasciato
Un abisso
Incavato
Per il tuo bacio
Glaciale,
Per il ghiacciaio
Della tua lingua.
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