Da qualche giorno fa
Nel più dentro della mia testa
I pensieri di tristezza
Ballano come i tentacoli
Di un anemone di mare.
Come l'uomo vitruviano
Tanto quanto allungo la mano
Non supero il raggio
Della solitudine.
Le ondate di dolore
Mi fanno muovere
Confusamente
Da qua e di là.
Come un satellite errante di Saturno
Sento anelli concentrici
Che opprimono il mio petto
In un abbraccio letale.
Se non guardo i tuoi occhi
A che serve desiderare
Il fiore che dondola
La nuvola che passa
Il cielo, il profumo, il mare.
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